Un Osservatorio territoriale per il biellese

Il progetto biennale, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e realizzato dal Laboratorio "Percorsi di secondo welfare", mira a rilevare le principali dimensioni sociali ed economiche locali grazie all’apporto di tutti gli attori del territorio

Elisabetta Cibinel

Nel corso degli ultimi decenni il nostro sistema di welfare si è trovato a fronteggiare sfide legate ai cambiamenti demografici e sociali, ai mutamenti culturali, al contenimento della spesa pubblica. Il secondo welfare si è dunque rafforzato e, con esso, si è affermata anche l’importanza di favorire una gestione più condivisa in merito alle iniziative pubbliche e private che, in vario modo, promuovono il benessere di persone e famiglie. Alla luce di queste considerazioni – e anche a fronte delle sfide sanitarie, economiche e sociali poste dalla pandemia di Covid-19 – la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella ha avviato con il Laboratorio Percorsi di secondo welfare un progetto volto alla creazione di un Osservatorio per il territorio biellese.

 

Le Fondazioni di origine ancaria e i sistemi locali di welfare

Nell’ultimo Rapporto sul secondo welfare in Italia 2019 abbiamo approfondito il ruolo della filantropia nel nostro sistema di welfare (ne avevamo parlato in questo articolo). Nel Capitolo 7 abbiamo affrontato, in particolare, il ruolo strategico che possono svolgere le Fondazioni di origine bancaria a livello locale attraverso la promozione di processi di cambiamento sociale stabile e condiviso con gli attori del territorio, elaborando un quadro analitico volto a individuare alcune specifiche condizioni:

  • un’azione strategica. Ispirata fin da subito al cambiamento e attenta a promuovere “spazi terzi” di confronto e co-progettazione per gli stakeholder locali;
     
  • un’azione fondata. Grazie all’individuazione di solidi riferimenti teorici ed empirici e all’apporto fornito da professionisti qualificati (interni o esterni all’organizzazione);
     
  • un’azione condivisa. attraverso l’allargamento della partecipazione a tutti i possibili interlocutori e l’impiego di approcci bottom-up che sappiano coinvolgere gli stakeholder nei processi decisionali e di implementazione delle iniziative promosse dalle FoB.

Le condizioni per il cambiamento sociale sintetizzate appaiono ancor più fondamentali nel contesto di crisi determinato dalla pandemia in cui alcune criticità “croniche” del nostro sistema sanitario e sociale si sono rese più evidenti e, in alcuni casi, ulteriormente aggravate.

 

Un Osservatorio per leggere il territorio e coinvolgerlo

Sulla base del ruolo strategico e istituzionale assunto dalle FoB nel contesto locale la Fondazione CRBiella ha deciso di avviare una progettualità volta all’istituzione di uno strumento di osservazione delle principali dinamiche demografiche, sociali ed economiche del territorio. L’idea è nata anche da un paziente ascolto delle esigenze espresse dagli attori del territorio, attraverso una commissione appositamente istituita dalla Fondazione in seguito alla pandemia: lo scambio con gli attori locali ha fatto emergere l’importanza e la necessità di avere strumenti e momenti di lettura costante delle necessità del territorio.

Il Laboratorio Percorsi di secondo welfare è stato coinvolto dalla Fondazione in questa riflessione e ne è nato un progetto che, sebbene proposto dal Laboratorio e finanziato dalla Fondazione, rappresenta un’iniziativa condivisa con gli attori del territorio. Il percorso per la creazione dell’Osservatorio ha due principi cardine: l’attenzione al protagonismo degli attori locali e la coerenza con l’Agenda 2030. Per quanto riguarda il primo aspetto l’Osservatorio è stato concepito in modo da fornire occasioni costanti di incontro tra tutti gli stakeholder pubblici e privati. Si è inoltre deciso di concentrare l’attività di ricerca allo scopo di valorizzare i dati già in possesso degli enti del territorio, ma finora non adeguatamente condivisi. In questo senso sono state mappate le informazioni raccolte da Comuni, enti gestori delle funzioni socio-assistenziali, ASL, Ufficio Scolastico Territoriale; ma anche Caritas, organizzazioni datoriali e di rappresentanza, enti del Terzo Settore. Particolare attenzione è stata rivolta anche ai dati che gli istituti statistici e di ricerca europei, nazionali e regionali raccolgono e mettono a disposizione sul livello provinciale.

L’altro principio operativo dell’Osservatorio è rappresentato dall’aderenza agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (o SDGs - Sustainable Development Goals) contenuti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il lavoro dell’Osservatorio ha dunque adottato la visione di futuro che sta alla base del documento: un futuro che può e deve essere sostenibile da un punto di vista ambientale, sociale ed economico. Sono dunque stati ricercati indicatori per ognuno degli SDGs (con eccezione del Goal 17 - Partnership per gli obiettivi, considerato l’Obiettivo che ispira il lavoro dell’Osservatorio nel suo complesso).

 

La mappatura e la selezione degli indicatori: i dati come patrimonio del territorio

All’inizio del 2021, dopo una serie di incontri introduttivi e di presentazione, l’Osservatorio è entrato nel vivo dell’impostazione del lavoro di ricerca e rilevazione. A partire da un elenco di possibili indicatori compilato da Secondo Welfare, gli attori del territorio sono stati coinvolti in laboratori partecipativi volti a sollecitare idee, obiettivi e indicatori possibili (e già raccolti localmente). L’elenco - suddiviso per Goals - è stato arricchito e dettagliato nel corso di una decina di incontri tematici a partecipazione libera svolti nel mese di marzo. Ogni incontro è stato dedicato a un singolo Obiettivo o a raggruppamenti tematici di Obiettivi e ha voluto coinvolgere gli enti più significativi rispetto ai temi affrontati. A seguito di circa 20 ore di incontri è stato possibile raccogliere più di 450 possibili indicatori, ognuno completo delle caratteristiche principali quali la fonte dei dati, la cadenza temporale di rilevazione, la presenza di specifiche variabili.

Il mese di aprile è stato dedicato alla selezione degli indicatori da inserire nel Rapporto annuale dell’Osservatorio. Questo documento rappresenterà il principale strumento di osservazione del territorio: un documento sintetico che, pur essendo accessibile e di facile consultazione, si propone di offrire una lettura articolata del contesto biellese raccogliendo di anno in anno gli stessi indicatori che potranno così essere confrontati nel corso del tempo. Gli indicatori sono stati selezionati in base a una serie di criteri: rilevanza e rigore dei dati raccolti, copertura territoriale provinciale, rilevazione annuale e il più possibile recente, completezza del dato e - ove presenti frammentazioni - differenziazione delle fonti dati (enti locali e nazionali, privati e pubblici, ecc.).

Attraverso questo complesso percorso di compilazione e analisi è stato possibile individuare circa 160 indicatori che descrivono al meglio, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, il contesto locale biellese e in particolare i bisogni sociali dei suoi residenti. La selezione degli indicatori è stata sottoposta a una verifica da parte degli attori del territorio: attraverso un questionario online i membri dell’Osservatorio hanno potuto suggerire modifiche, sollevare dubbi, condividere riflessioni. Questa fase si è conclusa alla fine di maggio, mentre a giugno è stata avviata un’ultima revisione sulla base dei suggerimenti pervenuti attraverso i questionari. La fase di rilevazione vera e propria avrà luogo a cavallo tra luglio e settembre. Il primo Rapporto annuale dell’Osservatorio sarà pubblicato nel corso dell’autunno del 2021.

 

Alcune riflessioni sul percorso svolto finora

Il percorso che ha portato alla selezione degli indicatori ha fatto emergere il corposo patrimonio di dati già esistente nella provincia di Biella. Il lavoro svolto dall’Osservatorio fin qui ha un grande valore dal punto di vista scientifico - poiché fornisce preziose informazioni sulla disponibilità di dati a livello provinciale - e a beneficio del territorio biellese, nell’ottica di ampliare la rilevazione dell’Osservatorio, di condurre analisi su temi specifici, di realizzare particolari progettualità sulla base di dati affidabili. Alla luce di queste considerazioni l’Osservatorio, nei prossimi mesi, ragionerà sul canale più opportuno per condividere con tutto il territorio non solo il Rapporto annuale (coi suoi 160 indicatori), ma anche il database costruito grazie all’impegno e alla disponibilità di tutti gli attori locali (e contenente più di 450 indicatori).

Oltre al Rapporto annuale e al database degli indicatori locali, un terzo risultato concreto del lavoro dell’Osservatorio è rappresentato da un approfondimento annuale di tipo quali-quantitativo. Attraverso questa ricerca specifica sarà possibile arricchire il Rapporto, integrandolo con indicatori aggiuntivi e con altre indagini relative a uno specifico tema che sarà individuato dagli attori del territorio di anno in anno. L’idea è di contemperare l’ampio orizzonte temporale che contraddistingue la selezione degli indicatori del Rapporto - selezione che tendenzialmente rimarrà immutata nel corso degli anni - con l’esigenza di approfondire dinamiche e temi specifici che emergeranno in futuro. Per questo motivo l'Osservatorio individuerà come tema del focus una questione di particolare urgenza e rilevanza (per esempio perché riferita a un problema che è sorto o si è aggravato, o perché alcuni enti manifestano la volontà di lavorarci con specifiche progettualità, ecc.). L’approfondimento annuale potrà impiegare alcuni indicatori esclusi dal Rapporto dell'Osservatorio (perché giudicati troppo specifici, incompleti, non sufficientemente aggiornati) e potrà contare su specifiche rilevazioni condotte da enti di ricerca (sarà ad esempio il nostro Laboratorio a portare avanti questo lavoro nel corso dei primi due anni di attività).

Per decidere quale sarà il primo focus, gli incontri tematici condotti a marzo sui singoli SDGs si sono concentrati anche sull'individuazione di problemi e tematiche urgenti. Alla luce del dialogo con gli attori locali l’Osservatorio è stato individuato come tema di approfondimento per il 2021 la condizione delle donne, tra occupazione e conciliazione. 

Il Laboratorio Percorsi di secondo welfare accompagnerà il territorio biellese nella prima annualità di progetto (autunno 2020-autunno 2021) curando la redazione del primo rapporto annuale realizzando l’approfondimento annuale. Secondo Welfare continuerà a sostenere l’iniziativa anche nel 2022, quando l’Osservatorio e il tavolo di lavoro saranno tuttavia già in grado di operare in autonomia, affinché il progetto possa rafforzarsi e diventare una realtà efficace, affermata e riconosciuta da tutti gli attori del territorio. 

Elisabetta Cibinel, Ricercatrice Laboratorio "Percorsi di secondo welfare"

15/6/2021

 
 

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