Impatto zero e portafogli obbligazionari: il nuovo paradigma di investimento nella transizione climatica

In che modo la transizione verso un'economia a basse emissioni potrebbe influire sulla costruzione dei portafogli obbligazionari? Fasi e strategie per raggiungere l'obiettivo net zero senza sacrificare il rendimento tradizionalmente associato ai corporate bond

Paolo Gazzola

L'obiettivo dell'accordo di Parigi di limitare il riscaldamento globale ben al di sotto di 2 gradi Celsius (˚C) ha spinto governi, investitori e società a concentrare la loro attenzione sulla riduzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2). In questo contesto, la gestione attiva di portafogli obbligazionari a "impatto zero" è diventata essenziale per affrontare le future sfide tecnologiche e di politica climatica, e proteggere i rendimenti da possibili shock di mercato.

Le sfide di politica climatica, come delineato nel nostro articolo sulle nostre Long Term Capital Market Assumptions 2021 (1), si tradurranno in costi per le società emittenti che sono sia di natura esplicita (per esempio, le carbon tax), che implicita (come già accade in parte con il mercato europeo per la compravendita di quote di emissioni di CO2). Questi oneri - precedentemente non contabilizzati nel bilancio degli emittenti – si rifletteranno nei flussi di cassa attesi e nei rating di credito.

Le sfide tecnologiche accresceranno l’importanza delle energie rinnovabili causando l’abbandono di varie tipologie di attivi. Vecchie proprietà intellettuale, come i brevetti sui motori a combustione, e fisiche, come le centrali a carbone, diventeranno obsolete. La riduzione del loro valore economico impatterà i settori ad alta intensità di emissioni (come le utility, l’energia, l'automotive), che rappresentano una parte importante dell’universo obbligazionario investibile.

I portafogli a "impatto zero” sono una risposta alle sfide climatiche, in quanto mirano a trarre vantaggio delle opportunità (e gestire i rischi climatici) che non sono ancora prezzati nei mercati obbligazionari. Oggi diventa fondamentale identificare questi premi di rischio ecologico, e costruire portafogli che siano allineati all’obiettivo europeo di “net zero”, senza sacrificare il rendimento tradizionalmente associato ai portafogli di corporate bond

Il nostro modello per i portafogli obbligazionari posizionati per un mondo a basse emissioni si compone di tre fasi:

  1. identificare e classificare le aziende in base alla loro disponibilità alla transizione al carbonio 
     
  2. costruire portafogli utilizzando metriche lungimiranti di riduzione del carbonio e
     
  3. impegnarsi con gli emittenti che devono ancora mettere in atto adeguate politiche climatiche.

In tutte e tre le fasi, sfruttiamo la profondità e la competenza della nostra piattaforma di ricerca, nonché i dati provenienti da fonti interne ed esterne, il tutto aggregato nel nostro sistema proprietario di gestione del portafoglio.

Paolo Gazzola,  Investment Specialist International Fixed Income Insurance and Pensions
J.P. Morgan Asset Management

17/6/2021


(1) Wu, J., Siegert, C., Aguirre, N., Juyvns, V., Lintern, T., Mandel, B. “Valutare le implicazioni che le politiche sul cambiamento climatico possono avere sugli investimenti,” J.P. Morgan Asset Management 2021 Long-Term Capital Market Assumptions 

 
 

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