Fondi pensione negoziali, la relazione tra performance e crescita del patrimonio

Fondi pensione negoziali, performance brillanti riescono effettivamente a "spingere" le adesioni? Analisi e prospettive di scenario a partire dai dati su rendimenti e crescita del patrimonio

Leo Campagna

La logica vorrebbe che un fondo pensione gestito con successo in termini di performance sia in grado di attrarre maggiori adesioni. Ma è proprio così?

Per fornire una risposta abbiamo incrociato i rendimenti dal giugno 2014 al giugno 2018 delle linee dei fondi pensione negoziali censiti nel database di Itinerari Previdenziali con la variazione del patrimonio tra giugno 2014 e dicembre 2017. Per prima cosa è stato attribuito il posizionamento del fondo nel quartile delle performance e in quello  della classifica dell’evoluzione del patrimonio. In questo modo, è stato possibile conoscere quanto la singola linea sia stata performante rispetto alla media di mercato e quanto si sia sviluppato il proprio patrimonio in gestione rispetto alla media. Ebbene, incrociando i posizionamenti nei quartili delle due classifiche, si può affermare che la relazione tra ‘performance’ e ‘crescita del patrimonio’ è piuttosto marcata soltanto nel primo quartile, mentre negli altri tre quartili non emerge nessuna relazione concreta

In particolare, nel primo quartile, su 24 linee che ne fanno parte, ben 14 fondi (cioè il 58% del totale) combinano una performance quadriennale di prima fascia (compresa tra +30,1% e +16,5%, che si confronta con la performance media di tutti i fondi esaminati che si attesta a +11,2%) e una crescita del patrimonio di prima fascia. In quest’ultimo caso, le linee che hanno evidenziato un aumento del patrimonio di prima fascia sono quelle che hanno visto crescere l’asset in gestione tra il 55,8% e il 290,9% rispetto al 35% della media di tutte le linee esaminate. 

Al contrario, la relazione stretta tra performance e incremento del patrimonio sottostante non emerge negli altri tre quartili. Nel secondo quartile soltanto 4 linee (16% del totale) combinano una perfomance di seconda fascia con un’evoluzione dell’asset di seconda fascia, nel terzo e nel quarto tale abbinamento è limitato a 9 linee (38%).

Certo la crescita del patrimonio dipende anche dalla performance e quindi le linee che hanno registrato rendimenti superiori alla media hanno incrementato l’asset in gestione senza ulteriori adesioni. Ma è altrettanto vero che la crescita media dei patrimoni delle linee esaminate in prima fascia (come detto con incrementi da un minimo del 55,8% fino ad un massimo del 290,9%) sembrerebbe dimostrare che negli ultimi 4 anni le performance superiori alla media di mercato abbiano contribuito in modo decisivo a spingere le adesioni verso i fondi più brillanti.

Leo Campagna

18/9/2018

 
 
 

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