Pensioni, non solo Legge di Bilancio: tutte le novità per il 2021 (2)
In attesa di stabilire il destino di Quota 100, il prossimo anno non prevede grandi scossoni per la previdenza italiana: Legge di Bilancio, recenti sentenze e adeguamenti annuali lasciano però in eredità alcune importanti novità. Ecco un focus su importi e misura degli assegni per il 2021
La Legge di Bilancio per il 2021, che sta concludendo proprio in questi giorni il suo iter di approvazione in Parlamento, prevede alcune novità anche in ambito pensionistico. Non molte, poiché lanno corrente è stato avaro in tutto, escluso COVID-19.
Part-time verticale e accesso alla pensione
Tornando alle novità della Legge di Bilancio per il 2021 merita poi di essere ricordata anche lapertura allutilizzo del part-time verticale ciclico: dal prossimo 1 gennaio lintera durata del contratto di lavoro a tempo parziale, malgrado periodi non interamente lavorati, sarà cioè riconosciuta utile per il raggiungimento dei requisiti di anzianità lavorativa ai fini dellacquisizione del diritto alla pensione, alla sola condizione di aver ottenuto una retribuzione non inferiore al minimale stabilito dalla legge.
Lintroduzione in Legge di Bilancio di questo provvedimento si è resa necessaria per porre fine alle battaglie legali che contrapponevano lINPS agli interessati-fruitori, con la prima che riconosceva solo i periodi effettivi di lavoro e i lavoratori che spingevano per un riconoscimento analogo al part-time orizzontale, sulla base dellequiparazione piena del carico contributivo. Ragione per la quale la norma dispone che il numero di settimane da assumere ai fini del diritto a pensione sia determinata rapportando il totale della contribuzione annua al minimale contributivo. Ulteriore vantaggio, probabilmente stabilito nella logica di annacquare i contenziosi già instaurati, è poi costituito dal fatto che il nuovo sistema potrà interessare anche i lavoratori con contratto a tempo parziale esauriti prima dell1 gennaio, purché provvisti di idonea documentazione a supporto.
Pensioni doro, contributo di solidarietà e perequazione automatica
Non senza polemiche, la manovra finanziaria per il 2021 attua poi anche i contenuti della recente sentenza della Corte Costituzionale a proposito delle cosiddette pensioni doro, per le quali la Consulta ha dichiarato legittimi sia il raffreddamento della perequazione sia il contributo di solidarietà, del quale viene tuttavia ridotta la vigenza da 5 a 3 anni. Il contributo, articolato su un prelievo progressivo in 5 fasce a partire dagli assegni di importo superiore ai 100mila euro lordi lanno, cesserà pertanto al 31 dicembre 2021, anziché al termine del 2023, così come previsto dalla normativa che lo aveva originariamente introdotto.
Tabella 1 Così la riduzione nel 2021
Fonte: INPS
Daltra parte, tuttavia, trova in parallelo conferma per lintero triennio 2019-2021 il sistema di rivalutazione introdotto dalla legge 145/2018: un meccanismo caratterizzato dallapplicazione dei 6 aliquote complessive, applicate sullimporto complessivo della pensione, e non sui diversi scaglioni che si ricorda essere nella sostanza meno favorevole di quello previsto dalla legge 388/2000.
Tenendo conto del fatto che, con la circolare 148 dello scorso 18 dicembre, lINPS ha comunicato sia il tasso di inflazione definitivo per il 2020 sia quello previsionale per il 2021 (anticipati come di consueto da apposito decreto del Ministero dellEconomia e delle Finanze), nonché le relative modalità di applicazione, è già possibile tirare le somme sui contenutissimi aumenti previsti per il 2021. Nel dettaglio, il tasso di inflazione definitivo per il 2020 è risultato pari allo 0,5%, contro lo 0,4% applicato, ragione per la quale le pensioni 2021 interessate subiranno un incremento dello 0,1%: il conguaglio riferito alle somme non erogate sarà come di consueto applicato sullassegno del mese di gennaio, che vedrà quindi i pensionati incassare anche gli arretrati maturati a credito; il tasso di inflazione previsionale per il 2021 si attesta invece allo 0%, il che implica lassenza di ulteriori aumenti per lanno in arrivo.
Tabella 2 - Modalità di attribuzione della rivalutazione definitiva 2020
Fonte: INPS
Tradotto in pratica, se il conguaglio di inizio anno varrà, a seconda dell'assegno interessato, al massimo poche decine di euro, per effetto del tasso inflazione definitivo 2020 gli importi cresceranno stabilmente di circa 1-2 euro mensili. In ogni caso, ben poca cosa insomma.
Nella stessa circolare, oltre a riportare le modalità di rivalutazione dei trattamenti pensionistici, lIstituto ricorda poi anche gli importi - da ritenersi ancora provvisori e riadeguati dove necessario sia del trattamento minimo per il 2021 (515,58 euro 6.702, 54 euro annui) sia di alcune delle principali prestazioni assistenziali erogate secondo le modalità previste dalla legge, come pensione sociale (379,33 euro 4.931,29 euro annui) e assegno sociale (460,28 euro 5.983,64 euro annui). Restano fisse le prestazioni assistenziali erogate a favore degli invalidi civili (287,09 euro), mentre crescono dai 520,29 euro ai 522,1 euro del 2021 le indennità di accompagnamento.
Mara Guarino, Itinerari Previdenziali
Alessandro Pulcini, Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali
30/12/2020