PIP, quante differenze di performance nella stessa categoria

Piani Individuali Pensionistici, come spiegare l'ampio gap di performance all'interno della stessa categoria?

Leo Campagna

Che ci siano differenze di performance tra una linea e un’altra è piuttosto normale se il confronto avviene tra comparti appartenenti a differenti categorie di investimento. Per esempio, negli ultimi 4 anni, la performance media delle linee a indirizzo azionario censite nel database di Itinerari Previdenziali si è attestata a +17,4%, quella relativa alle linee bilanciate a +14,3%, quella delle linee flessibili a +11,1% e, infine, la performance delle linee a vocazione obbligazionaria a +5,1%.

Quello che invece è più difficile da comprendere è l’ampio gap di performance all’interno della medesima categoria. Differenziali che non riguardano soltanto le differenze di specializzazione geografica (per esempio tra una linea azionaria globale e una azionaria Europa). Prendiamo per esempio il comparto delle linee azionarie Europa. Mentre LVA Azionaria Previdenza del PIP Pensionline di Genertellife evidenzia un rialzo quadriennale del +19,1%, la linea Generali European equity del PIP Genera Futuro di Generali Italia non è andata oltre il +4,2% e la linea Zurich EuroVip del PIP ViPensiono di Zurich Investments Life si è fermata al +3,7%.

Stesso percorso all’interno delle linee azionarie globali. Qui figura la linea ZLAP Pension Azione Globale del PIP ZLAP Programma Pensione di Zurich Investments Life che ha registrato un aumento di valore nei 4 anni del 37,6% e la linea  Previdenza Aggressivo del PIP AXA Previdenza Attiva di AXA MPS Vita capacei di crescere del +31,8%. Al contrario, le linee LVA Din. Previdenza del PIP BG_Previdenza Attiva di Genertellife  (+10,6%) e Reale-Linea Futuro del PIP Cento Stelle Reale di Reale Mutua (+9,9%) hanno registrato una performance pari a circa un terzo delle migliori di categoria nei 4 anni. In mezzo a questi due estremi si è invece posizionata la linea PV Value del PIP Pensione Sicura di Popolare Vita (+22,2%). L’analisi condotta su queste due categorie azionarie trova risconto pure all’interno della categoria delle linee bilanciate, quelle che possono investire (di norma)  tra il 30% e il  70% in azioni e il resto dl portafoglio in obbligazioni e strumenti monetari.

La conclusione è che la selezione della linea del PIP in cui investire i propri versamenti periodici per costruirsi la pensione di scorta deve essere accurata non soltanto in termini di macrocategoria (azionaria, bilanciata, obbligazionaria, garantita), ma anche scegliendo linee che, nell’ambito di una specifica categoria, si siano distinte con una gestione di qualità nel tempo.

Leo Campagna

20/4/2018

 
 

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