Previdenza integrativa, occhio al calo strutturale dei rendimenti

I rendimenti dei fondi pensione aperti negli ultimi 5 anni evidenziano un calo strutturale: un fenomeno che non può essere trascurato da chi desidera costruirsi una pensione integrativa

Leo Campagna

Se si analizzano i rendimenti dei fondi pensione aperti degli ultimi 5 anni si può constatare come, pur in presenza di andamenti anno per anno non omogenei, emerga una comune tendenza di fondo, il calo strutturale dei rendimenti sia in ambito azionario che in quello obbligazionario.

Abbiamo calcolato il rendimento medio delle 56 linee azionarie, delle 101 linee bilanciate, delle 63 linee garantite, e delle 74 linee obbligazionarie anno per anno a fine gennaio: in particolare da gennaio 2013 a gennaio 2014, da gennaio 2014 a gennaio 2015, da gennaio 2015 a gennaio 2016, da gennaio 2016 a gennaio 2017 e da gennaio 2017 a gennaio 2018. Ebbene, a parte il 2015-2016 in cui sia le linee azionarie (-2,6%) sia quelle bilanciate (-0,8%) e quelle obbligazionarie (-0,2%) hanno registrato performance medie negative (mentre le garantite hanno chiuso in parità), è netto il calo strutturale dei rendimenti dal 2013- 2014 al 2017- 2018.

Concentrandosi sulle linee azionarie e obbligazionarie (ma il ragionamento vale anche per le linee bilanciate e garantite), si nota che il rendimento medio delle linee a vocazione azionaria è passato dal +10,7% (2013-2014) e +13,6% (2014-2015) al +7,4% (2016 – 2017) e al +9,3% (2017 – 2018), mentre nel caso delle linee a indirizzo obbligazionario a fronte di un rendimento medio del +3,1% nel 2013- 2015 si è planati al +0,4% (nel 2016-2017) e al +0,8% (negli ultimi 12 mesi).

Si tratta di un aspetto che conferma la tendenza ‘secolare’ dei mercati finanziari degli ultimi 40 anni che vede il rendimento medio delle diverse asset class (sia azionarie che obbligazionarie) tendere strutturalmente a scendere soprattutto, ma non solo, per effetto del calo drastico dell’inflazione. Un fenomeno che non può essere però trascurato da tutti coloro che devono costruirsi una pensione integrativa. Basti pensare che, se si versano 1.000 euro l’anno in un fondo pensione azionario che rende il 7% in media all’anno, si accumulano circa 150 mila euro dopo 35 anni (148.913 euro per la precisione); per accumulare la stessa somma dopo 35 anni con un rendimento del 5% sono invece necessari 1.550 euro di versamenti annui.

Leo Campagna

28/3/2018

 
 

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