Adottare un approccio liability driven negli investimenti (LDI)

L’asset allocation Strategica rappresenta il primo e probabilmente il più importante passo per allineare gli obiettivi e i vincoli di portafoglio alle specificità delle passività: alcune riflessioni a partire dal "modello assicurativo"

Anna Maria Reforgiato Recupero

Il modello di business assicurativo è incentrato sull’assunzione e la gestione di rischi: le compagnie assicurative sono tenute a soddisfare obblighi contrattuali legati al verificarsi di circostanze specifiche e quindi strutturalmente guidate dalle passività. Il contesto di mercato sperimentato negli ultimi anni ha agito da ulteriore catalizzatore, portando anche le compagnie di assicurazione, inizialmente scettiche, a riconoscere la necessità di un approccio olistico alla gestione del bilancio. Molte di loro hanno iniziato a sviluppare strumenti capaci di adattarsi al contesto normativo di riferimento con l’obiettivo di ottimizzare l’attività legata agli investimenti nel rispetto del vincolo imposto dalle passività. Tali trumenti, seppur progettati inizialmente per soddisfare requisiti propri delle compagnie, possono avere un’utilità significativa anche nel modo in cui altri investitori liability-driven selezionano e gestiscono le proprie attività.

L’Asset Allocation Strategica (Strategic Asset Allocation o SAA) rappresenta il primo e probabilmente il più importante passo per allineare gli obiettivi e i vincoli di portafoglio alle specificità delle passività. Semplici tecniche di immunizzazione del portafoglio non sono sufficienti: è necessario tener conto di indicatori di rischio e di performance generalmente ignorati dai modelli tradizionali. così come dell'evoluzione dei principali principi contabili locali generalmente accettati (GAAP) e degli standard internazionali di reporting finanziario. I dati relativi alle passività devono incorporare ipotesi attuariali e altre informazioni da cui è impossibile prescindere, come ad esempio tassi minimi garantiti, riserve statutarie aggiuntive, assunzioni sulla nuova produzione. Per raggiungere una SAA efficiente le due anime del bilancio devono interagire attraverso un modello di ottimizzazione che miri a generare un surplus e migliorare gli indici di solvibilità.

Sebbene la definizione della SAA rappresenti un passo cruciale verso un portafoglio assicurativo efficiente, il processo di selezione dei singoli investimenti può aggiungere valore in maniera significativa. In considerazione degli obiettivi e dei requisiti specifici di ciascuna compagnia, Generali Insurance Asset Management ritiene sia fondamentale l’adozione di un processo di ottimizzazione capace di garantire la più ampia flessibililità in termini di definizione di target e vincoli imposti. Oltre a strategie di copertura dei rischi originati dalle passività, abbiamo messo a punto numerosi strumenti di ottimizzazione vincolata del portafoglio conformi alla normativa Solvency II. Nonostante siano stati concepiti a fronte di esigenze di natura assicurativa, questi strumenti si sono nel tempo rivelati preziosi a supportare dell’attività di gestione di investitori soggetti ai vincoli più disparati (finanziari, statutari, normativi, commerciali).

Ciò detto, si suggerisce di adottare un approccio attivo alla gestione del portafoglio: il valore aggiunto che un qualsiasi modello può fornire è funzione delle competenze di chi lo utilizza, fondamentale e insostituibile in tal senso è quindi l’esperienza e il know-how accumulato dal gestore che ne fa uso.

Anna Maria Reforgiato Recupero, Head of Insurance & LDI Solutions, Generali Insurance Asset Management S.p.A

25/1/2019

 
 
 

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