Analisi finanziaria e analisi ESG: una doppia lente per guardare più lontano

Il recente studio pubblicato da Wiley e firmato Capelli, Ielasi e Russo prova quanto sia sempre più importante considerare e gestire anche il rischio derivante da cause ESG che, spesso, possono tradursi in rilevanti ostacoli anche dal punto di vista economico

a cura di Etica Sgr

Prevedere la volatilità integrando il rischio finanziario con il rischio di matrice ambientale, sociale e di governance è la tesi di Forecasting volatility by integrating financial risk with environmental, social, and governance riskarticolo accademico pubblicato lo scorso 31 maggio sul sito di Wiley, casa editrice americana specializzata in editoria accademica e materiali didattici.

 

Analisi ESG dei rischi per ridurre la volatilità

L’articolo (il cui titolo in italiano è “Prevedere la volatilità integrando il rischio finanziario con il rischio ambientale, sociale e di governance”) è stato firmato da tre esperti del settore: Paolo Capelli, Responsabile Risk Management di Etica Sgr, Federica Ielasi del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Firenze e Consigliera di Amministrazione di Etica Sgr e Angeloantonio Russo del Dipartimento di Management, Finanza Tecnologia dell’Università LUM di Casamassima.

Lo studio fornisce un contributo interessante in ambito finanziario sia in senso teorico che pratico, in particolare nell’asset management, e rappresenta un’ulteriore prova di quanto sia ormai fondamentale considerare e gestire insieme al rischio finanziario il rischio derivante da cause ESG.

 

Principali risultati

I risultati dello studio sono stati ottenuti su modelli statistici eseguiti su 17.996 osservazioni riguardanti 3.332 emittenti basati in 55 Paesi e appartenenti a 10 settori, quotati nell’indice ECPI (Global Ethical Equity) tra il 2007 e il 2015. È stato così dimostrato che, all’interno del processo di selezione degli emittenti, alcuni fattori tipici di analisi – come il valore di mercato dell’impresa, le caratteristiche di governance e il rischio Paese (in termini di controllo della corruzione e qualità normativa) – hanno una forte influenza sul rischio di natura ESG. 

Ha inoltre rivelato che una valutazione ESG del rischio permette di mitigare e ridurre la volatilità imprevista di un portafoglio nel medio-lungo periodo. Le strategie di investimento ESG, orientate al lungo termine, dovrebbero prendere in considerazione l’analisi del rischio di natura ESG al fine di ottenere ritorni finanziari, oltre che sociali e ambientali. I rating finanziari tradizionali non hanno lo stesso potere predittivo, non rivelando la stessa propensione a mitigare la relazione tra il rischio finanziario ex ante e la volatilità ex post di un portafoglio né nel breve, né tantomeno nel medio termine.

Pertanto, gli investitori che stabiliscono la propria strategia di investimento senza considerare il Rischio ESG potrebbero trascurare tutti gli aspetti per il controllo della volatilità dei loro portafogli, oltre che rendere gli investimenti più vulnerabili, specialmente durante i periodi di contrazione economica. 

Per riassumere: misurare il rischio ESG fornisce a investitori e fund manager uno strumento che si rivela molto utile nei processi decisionali.

 

Un premio Nobel tra i valutatori dello studio

A fornire ulteriore prestigio alla pubblicazione rientra anche un aspetto legato alla procedura di valutazione. Tra gli specialisti del settore (i cosiddetti peer reviewer) che hanno verificato l’idoneità alla pubblicazione vi era anche Robert Franklin Engle, economista e statistico statunitense, vincitore del Premio Nobel nel 2003 per lo sviluppo di “metodi di analisi delle serie storiche economiche con volatilità variabile nel tempo (ARCH)”, il quale ha espresso parere positivo sullo studio. 

 

Analisi finanziaria e ESG: una doppia lente per guardare più lontano

Chi decide di investire integrando all’analisi finanziaria anche aspetti legati a temi ESG può contare quindi su un vantaggio competitivo della gestione del rischio nel lungo periodo. 

Etica Sgr, da sempre convinta sostenitrice che i temi della sostenibilità facciano bene al Pianeta e alla società, ma anche al portafoglio, ha elaborato una metrica proprietaria, denominata Rischio ESG, che si pone l’obiettivo di valutare sinteticamente la sostenibilità degli emittenti, calcolando il rischio derivante da fattori ESG al fine di quantificare l’impatto sulle performance dei titoli di un fondo. 

Arianna Magni, Head of Institutional and International Business Development Etica Sgr

19/10/2021

 
 

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