Gli investimenti in infrastrutture sostenibili come motore di ripresa economica

Nel corso della pandemia il settore infrastrutturale ha dimostrato grande resilienza: transizione energetica e digitalizzazione i due trend del momento che ne faranno un sicuro motore dell'economia mondiale anche nel post COVID-19

a cura di Arcano Partners

Le infrastrutture hanno dimostrato, una volta di più, l’elevata resistenza riferita all’attuale contesto di mercato caratterizzato da livelli di volatilità e incertezza senza precedenti dovuti alla crisi causata dal COVID-19. La politica monetaria e fiscale promossa dai governi e dalle Banche Centrali degli Stati Uniti e dell'Europa, incentrata su ampi pacchetti di incentivazione e sull'iniezione di ingenti quantità di liquidità nel sistema, ha portato l'interesse sui titoli di Stato a livelli storicamente bassi e, in ogni caso, molto inferiori a quelli registrati prima dell'inizio della pandemia.

Questo contesto di bassi tassi di interesse ha accresciuto, ancora di più se possibile, il differenziale esistente tra i rendimenti offerti dagli asset infrastrutturali e le obbligazioni europee “Investment Grade”, due asset che oggi competono per attirare l'attenzione degli investitori. Tuttavia, così come comprovato durante la pandemia, non tutti i settori delle infrastrutture hanno potuto vantarsi di essere così resilienti e in difesa come ci si prospettava. Infrastrutture generaliste come aeroporti, strade a pedaggio, trasporto ferroviario e trasporto pubblico hanno subito enormi diminuzioni della loro attività, con cali di oltre il 10%, poiché l'attività economica si è fermata e la sua ripresa è più lenta del previsto. Al contrario, le infrastrutture sostenibili legate alla transizione energetica e alla digitalizzazione sono diventate due dei principali megatrend di investimento nei prossimi anni.

Questo tipo di infrastrutture non solo ha mostrato un'importante resilienza e carattere difensivo in un momento macro particolarmente difficile e volatile come conseguenza della pandemia, ma ha anche registrato una notevole crescita in questo contesto di grande incertezza. Pertanto, le nuove esigenze della società dopo la pandemia aumenteranno la domanda di questo tipo di infrastrutture, la cui caratteristica principale è la sostenibilità. In questo senso, il fondo UE ha già annunciato che mobiliterà oltre 750.000 milioni di euro per promuovere la transizione energetica e la digitalizzazione, mentre gli Stati Uniti faranno lo stesso con un importo superiore a 1,2 trilioni di dollari.

Nel campo della digitalizzazione, sebbene le infrastrutture digitali stessero già registrando una crescita straordinaria negli ultimi anni, la pandemia ha rivelato necessità di investimenti nel settore di quasi 241.000 milioni di dollari per garantire che queste infrastrutture siano in grado di rispondere a una domanda di connettività senza precedenti. In questo modo, diversi studi concludono che oltre il 55% dei principali investitori privati prevede di aumentare i propri investimenti in questa classe di attività nei prossimi anni, sulla base di quattro pilastri principali: (i) la resilienza di tali attività; (ii) il forte sostegno pubblico che questa classe di attivi riceverà dalle diverse istituzioni a livello internazionale; (iii) l'inarrestabile elettrificazione di “tutto” (il consumo mondiale di elettricità aumenterà dal 12% nel 2020 al 58% nel 2050); e (iv) la maggiore redditività e il minor rischio offerti da tali attività a causa del loro stato di sostenibilità.

Un contesto nel quale sarà più che mai necessario che gli investitori scommettano su gestori che abbiano un'elevata specializzazione e track record in questa tipologia di asset, e che siano in grado di migliorare i rendimenti ottenuti in termini di crescente competitività riferita a questa classe di attività. 

Paule Ansoleaga Abascal, Managing Director Italy Arcano Partners

Carlos Ruiz de Gauna, Investment Director Arcano Partners

30/11/2021

 
 
 

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