Infrastrutture sostenibili: un'opzione di investimento per generare importanti benefici ambientali e sociali

La decarbonizzazione delle infrastrutture esistenti consentirà di limitare l'emissione di gas serra e incrementare i rendimenti dall'investimento. Le società ben gestite e che dispongono di solide credenziali nella gestione del rischio ESG dovrebbero generare rendimenti più sostenibili in ragione della loro esposizione ridotta al rischio operativo, normativo e reputazionale

Simone Zoccari

Le infrastrutture sono un tipo di investimento che notoriamente offre rendimenti a lungo termine stabili, bassa volatilità e protezione dall'inflazione, ma l'effetto più duraturo di un investimento in questa classe di attivi potrebbe derivare dal suo enorme potenziale come fonte di benefici ambientali e sociali.

L'energia pulita è il settore che primo fra tutti viene in mente a questo proposito, ma non esaurisce affatto le opzioni disponibili. Indubbiamente esiste l'esigenza pressante di reindirizzare i capitali verso attività che possono contribuire in misura significativa alla transizione verso un'economia a impatto zero. Tuttavia, il protagonismo mediatico delle tecnologie per la generazione di energie rinnovabili rischia di offuscare un dato di fatto: l'energia pulita non è sufficiente, da sola, a contrastare il cambiamento climatico.

Figura 1 - Fabbisogno medio annuo globale di spesa per le infrastrutture, 2016-2030

Figura 1 - Fabbisogno medio annuo globale di spesa per le infrastrutture, 2016-2030

Fonte: IHS Global Insight, ITF, GVWI, National Statistics, McKinsey Global Institute Analysis. 
I dati del grafico sono espressi in migliaia di miliardi di USD (in dollari costanti del 2015)

Dal 2012, la generazione di energie rinnovabili è cresciuta dell'8,6%[1] all'anno (esclusa l'energia idroelettrica e nucleare). Tuttavia, questa maggiore capacità non è stata sufficiente per controbilanciare l'aumento dei consumi di energia da fonti fossili. La generazione di energia pulita potrebbe crescere in maniera esponenziale. A livello globale, però, le industrie, i trasporti e i sistemi di riscaldamento degli edifici sono ancora in gran parte dipendenti dai carburanti fossili, il cui utilizzo produce complessivamente un volume di emissioni di CO2 più che sufficiente per mettere a rischio gli obiettivi dell'accordo sul clima di Parigi.

È dunque assolutamente necessario decarbonizzare le infrastrutture esistenti e altri settori economici, se vogliamo davvero conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) entro il 2030. A nostro avviso, la decarbonizzazione non soltanto diminuirà l'impatto ambientale di attivi e imprese, ma consentirà inoltre di generare quei solidi rendimenti dall'investimento a lungo termine che contraddistinguono la classe di attivi delle infrastrutture.

 

Il ruolo degli investimenti infrastrutturali

Siamo dell'avviso che l'investimento in infrastrutture debba essere organizzato in modo tale da consentire un impiego flessibile del capitale nelle società in portafoglio nel corso del tempo. I grandi progetti di sostenibilità come l'elettrificazione o la sostituzione delle imbarcazioni, ad esempio, comportano tempistiche lunghe che possono rappresentare un ostacolo per i fondi chiusi, vincolati a una data limite per il rimborso del capitale agli investitori.

Sulla base di queste considerazioni, abbiamo costruito la prima strategia europea evergreen dedicata alle infrastrutture, che pone l'enfasi sugli attivi infrastrutturali europei di medie dimensioni non quotati, per i quali la sostenibilità rappresenta un aspetto fondamentale del processo decisionale d'investimento. Abbiamo concepito la strategia in modo tale che possa acquisire, detenere e gestire un portafoglio di attivi infrastrutturali core a lungo termine, allineando la durata naturale degli attivi con gli orizzonti temporali degli investitori.

Adottiamo un approccio sistematico alla valutazione e integrazione della sostenibilità in tutte le fasi del processo di investimento in infrastrutture, dalla ricerca e selezione iniziale degli attivi, alla proprietà a lungo termine, fino alla gestione patrimoniale attiva. L'obiettivo di fondo è quello di sviluppare i nostri attivi mediante un iter di miglioramento delle prassi operative e di ottimizzare i risultati sostenibili. Questi ultimi sono imperniati sui 17 SDG delle Nazioni Unite e sui 169 traguardi sottostanti.

Inoltre, prendiamo esplicitamente in considerazione gli impatti finanziari di eventuali rischi ESG sulle performance mediante un'analisi finanziaria mirata della sensibilità e degli scenari.

Le pressanti sfide odierne sul fronte climatico e sociale, insieme alla crescente importanza della responsabilità sociale delle aziende, potrebbero aprire le porte a una nuova era degli investimenti in infrastrutture. Dal momento che molti attivi infrastrutturali hanno una durata di 50 o più anni, le decisioni d'investimento prese oggi avranno ripercussioni durature, non soltanto in termini di rendimenti per gli investitori ma anche a livello di ambiente e società. Il modo in cui gli investitori allocano e reimpiegano il capitale gioca un ruolo di primaria importanza al fine di tutelare l'ambiente e migliorare i risultati a vantaggio della società civile. Benché sia certamente importante concentrarsi sul settore dell'energia pulita, gli investitori dovrebbero considerare l'ampio ventaglio di opportunità legate alla decarbonizzazione degli attivi infrastrutturali, non soltanto per beneficiare di rendimenti finanziari ma anche per fare del bene al pianeta.

Simone Zoccari, Director Columbia Threadneedle Investments

9/6/2020

 

[1] Fonte: Global Carbon Project; BP

 
 
 

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