Per investire in azioni occorre avere un buon piano a lungo termine e rispettarlo

Predire l'andamento dei mercati è un'operazione pressoché irrealizzabile: porsi degli obiettivi di rendimento può aiutare a convivere con alti e bassi, ma anche far perdere importanti fasi rialziste che si prolungano nel tempo. Un possibile "antidoto"? Avere un buon piano di investimento a lungo termine e rispettarlo 

Leo Campagna

Una delle cose più difficili da imparare è quanto possa essere imprevedibile il mercato azionario. Spesso, infatti, si osserva cosa sta succedendo ora, lo si confronta con quello che è accaduto di recente, si delinea una tendenza e si è portati  a concludere che il trend continuerà. Seguendo questo percorso, chi investe in azioni è però vulnerabile: a volte, la previsione risulta azzeccata, altre sbagliata e altre ancora dannatamente errata. Ecco perché l'investitore deve essere consapevole che in Borsa le sorprese sono frequenti e che occorre non solo farsi trovare pronti, ma anche aspettarsele.

Prendiamo un investimento nel mercato azionario statunitense, quello di riferimento per le analisi di Borsa. Ipotizziamo di essere a fine aprile 1999 e decidiamo di investire 10.000 euro in un fondo che replica l’indice S&P 500 di Wall Street. Sappiamo che in quel momento le valutazioni risultano piuttosto elevate (l’indice è cresciuto del 20% negli ultimi 12 mesi e addirittura del 200% negli ultimi 5 anni), ma contiamo su un orizzonte temporale di 10 anni e quindi procediamo nell’operazione. Dopo 10 anni, nell’aprile 2009, decidiamo di disinvestire le quote del fondo e scopriamo che valgono soltanto 6.360 euro: l’investimento, nonostante un mercato efficiente e l’orizzonte temporale di 10 anni, è stato pessimo. Ipotizziamo ora di ripetere il calcolo investendo 10mila euro il 30 aprile 2009 per 10 anni. Ebbene, al 30 aprile scorso, l’investimento nel fondo indice sull’S&P 500 avrebbe permesso di accumulare un capitale di 48.680 euro, pari a un guadagno del 386,9%, ovvero il 17,2% annuo composto per 10 anni. Infine, per completare le considerazioni, dovremmo sapere che i 10mila euro investiti nell’aprile1999 nel fondo indice sull’S&P 500 sarebbero diventati 20 anni dopo, nell’aprile 2019, 31.290 euro, con un rialzo quindi del +212,9%, pari al +5,9% annuo composto nei 20 anni esaminati.

Ecco alcune lezioni che si possono trarre da questo esempio pratico.

Il risultato finale ottenuto alla fine del ventennio non avrebbe avuto luogo se l’investitore avesse deciso di liquidare tutte le quote dopo i primi 10 anni, alla fine dell’aprile 2009. Una scelta non facile se si pensa che erano passati già 10 anni e invece di realizzare un guadagno si stava contabilizzando una profonda perdita (-36,4%).

Il secondo insegnamento è che è improbabile che il passato recente sia un buon predittore del futuro: chi investe oggi in Borsa guardando a quanto accaduto negli ultimi 10 anni rischia di rimanere profondamente deluso nei prossimi 10.

La terza lezione è che attenersi a un piano di investimento è molto più semplice sulla carta, ma molto meno nella vita reale: le emozioni condizionano spesso le scelte di investimento facendo spesso sbagliare il timing di entrata (sulle ali dell’euforia) e di uscita (sulla scia di turbolenze di Borsa).

In quarto luogo, il mercato azionario può decollare all’improvviso come un razzo. Ma, in quinto luogo, può anche inaspettatamente crollare senza apparenti ragioni. Ne deriva che porsi degli obiettivi di rendimento può aiutare a convivere con gli alti e bassi dei mercati, ma anche far perdere importanti fasi rialziste che si prolungano nel tempo. 

Per tutte queste ragioni, la raccomandazione è quella di avere un buon piano di investimento a lungo termine e attenersi a esso.

Leo Campagna 

1/7/2019 

 
 
 

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