I fondi pensione negoziali tra "alternativi" ed economia reale domestica
Strategie di investimento e prodotti finanziari ormai non mancano per investire nell'economia reale domestica, ma soprattutto per investitori "meno strutturati", come alcuni fondi pensione negoziali, può non essere semplice individuare le migliori soluzioni per le rispettive esigenze
Gli investitori istituzionali italiani, tra cui i fondi pensione negoziali, stanno compiendo passi da gigante nellimplementazione di strategie di investimento che contemplino al loro interno sempre maggiori quote di investimenti alternativi. Il percorso da compiere non è però privo di ostacoli e di importanti decisioni da prendere, soprattutto per rispettare i propri doveri nei confronti degli iscritti, in unottica di diversificazione delle fonti di rendimento e nel rispetto dei vincoli di rischio imposti da una gestione prudente Ne abbiamo parlato con Paolo Stefan, Direttore Generale del Fondo Pensione Negoziale Solidarietà Veneto.
Per i fondi pensione approcciare linvestimento in strumenti alternativi non sempre risulta di facile realizzazione: è stato necessario condurre un percorso di professionalizzazione della struttura interna per arrivare alla decisione di investimento in economia reale?
La professionalità è condizione necessaria per approcciare qualsiasi tipo di investimento, a maggior ragione per quanto attiene allambito degli alternativi, che richiedono conoscenze specifiche. Il personale dovrà quindi essere in grado di governare anzitutto la fase di selezione, che è decisiva quando si approcciano gli strumenti illiquidi.
Ci riferiamo in particolare, per quel che ci riguarda, al private equity, al private debt e prospetticamente - alle infrastrutture e al real estate. Una volta selezionati i fondi target, la struttura dovrà essere in ogni caso in grado di presidiare landamento dellinvestimento, organizzando unattività di monitoraggio efficace e continua.
Quali sono gli strumenti di investimento che sono più allineati ai vostri obiettivi e quali analisi sono state condotte sullormai ampia offerta investibile?
Lultimo rinnovo del Documento sulle Politiche di investimento ha confermato il commitment del Fondo sul private equity e sul private debt, anche se si è condivisa la necessità di ampliare luniverso investibile andando oltre ai confini nazionali. In questo senso, lambito europeo è considerato quello ideale, da sviluppare inoltre, nel futuro prossimo, anche approcciando linvestimento in fondi infrastrutturali e immobiliari. Nel corso del 2019 Solidarietà Veneto ha concentrato la sua attenzione soprattutto sullallineamento della gestione diretta ai nuovi benchmark. Una volta completata questa fase, sarà avviata lanalisi di mercato relativamente allofferta di strumenti alternativi.
Laspetto di gestione e controllo degli strumenti alternativi non può che essere al centro di una prudente gestione del rischio che deriva dalla scelta di investire in economia reale: ritenete utile laffiancamento di un advisor come supporto al processo di investimento e successivamente di monitoraggio dello stesso?
Le peculiarità delle differenti gestioni alternative che abbiamo intenzione di radicare allinterno dellasset allocation del fondo impongono certamente lausilio di professionisti esterni. Lesperienza maturata nellambito del private equity ci consolida in questa visione. Laffiancamento da parte delladvisor riteniamo sia irrinunciabile soprattutto nella fase di selezione. In realtà crediamo sarà necessario avvalersi di più advisor, anche in relazione alla molteplicità di strumenti che si andranno a selezionare. Concordiamo inoltre sul fatto che la successiva fase di monitoraggio potrebbe trarre vantaggio dallattivazione di un presidio esterno. Sarà quindi centrale, nella valutazione riguardo allattivazione degli alternativi, la pianificazione del budget finanziario nel quale rappresentare limpatto di questi aspetti in un orizzonte pluriennale.
Niccolò De Rossi e Gianmaria Fragassi, Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali
8/4/2020