Fondi negoziali, gennaio positivo in attesa di conoscere gli effetti del coronavirus

I fondi pensione negoziali si sono ben comportati anche nel mese di gennaio: +0,5% la performance media registrata dal Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali. Sul futuro incombe però l'impatto del coronavirus sui mercati finanziari 

Leo Campagna

Il mese di gennaio si è chiuso con un risultato mediamente positivo per i fondi pensione negoziali. La performance media dei 103 comparti censiti dal Comparatore dei Fondi di Itinerari Previdenziali si è infatti attestata a +0,5%, con ben 17 linee capaci di registrare un apprezzamento mensile del valore della quota superiore al punto percentuale.

Grazie al rendimento di gennaio, la performance media delle 103 linee negli ultimi 12 mesi (da fine gennaio 2019 a fine gennaio 2020) si è posizionata a un ragguardevole +5,9%. Sono 11 le linee che evidenziano un guadagno annuale superiore al 10%, mentre il podio è costituito da tre comparti bilanciati. Si tratta - per la precisione - della linea Fondapi Crescita (+11,3%) per i lavoratori delle aziende Confapi, del comparto Fopadiva Dinamico (+11,1%) per le aziende  della Valle d’Aosta, e della linea Prevaer Dinamica (+10,8%), dedicata agli operatori aeroportuali.

I comparti che negli ultimi 12 mesi hanno saputo generare le migliori performance hanno beneficiato di mercati finanziari particolarmente positivi, sia in ambito obbligazionario e sia, soprattutto, in quello azionario. Un contesto favorito anche dalla maggiore propensione al rischio da parte degli investitori che, per ricavare rendimento, si sono spinti ad acquistare con decisione obbligazioni societarie, azioni e titoli dei mercati emergenti.

Ma, con la rapida diffusione del coronavirus al di fuori della Cina e in particolare in Europa (con due focolai in Italia), il sentiment degli investitori è bruscamente mutato nell’ultima settimana di febbraio, con diffuse vendite sul mercato di titoli a più alto coefficiente di rischio. Basti pensare che nella settimana dal 24 al 28 febbraio l’indice MSCI world delle Borse mondiali ha lasciato sul parterre il 10,9% e l’indice S&P 500 di Wall Street, la piazza finanziaria punto di riferimento per le Borse di tutto il mondo, è arretrato del 12%.

I valori delle quote di fine febbraio ci riveleranno gli impatti di questa violenta correzione anche nei fondi pensione negoziali.

Leo Campagna 

6/3/2020 

 
 
 

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