Fondi pensione aperti, gli azionari rendono di più ma mai dimenticare i rischi

Buone prestazioni nel mese di aprile per i fondi pensione aperti censiti dal Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali: le migliori performance sono quelle ad appannaggio delle linee a vocazione azionaria che, dati alla mano, ben si comportano anche sulla lunga distanza

Leo Campagna

Le 327 linee dei fondi pensione aperti censiti dal Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali hanno registrato un apprezzamento medio dello 0,3% nel mese di aprile. Un risultato che ha portato il rendimento da inizio anno al +1,7%. 

Osservando le cinque principali categorie di comparti, si nota che le linee a vocazione azionaria hanno messo a segno un rialzo medio ad aprile dello 0,9% e del +4% da inizio anno. Le linee bilanciate, dal canto loro, evidenziano un guadagno medio mensile ad aprile dello 0,6%, ovvero del +1,7% dal primo gennaio a fine aprile 2021. Le linee bilanciate obbligazionarie, invece, mostrano un +0,3% ad aprile e un +1,7% da inizio anno. Chiudono l’elenco i comparti garantiti (invariati ad aprile e +0,6% da inizio 2021) e quelli obbligazionari (invariati ad aprile e +0,8% nei primi quattro mesi di quest’anno).

Sulla distanza dei 3 anni, sono sempre le linee azionarie quelle che vantano i risultati medi migliori. A fronte di un +8,3% di tutto il mercato (cioè delle 327 linee analizzate), i comparti azionari evidenziano un rialzo medio triennale del +12,2%. Seguono le linee bilanciate (+8% a tre anni) e quelle bilanciate obbligazionarie (+7,8%). Chiudono l’elenco i comparti obbligazionari (+7,6%) e, infine, quelli garantiti (+6,0%).

Attenzione però alla volatilità, ovvero alle possibili oscillazioni nel tempo del valore dell’investimento. Per comprendere quali sollecitazioni possono provocare i diversi comparti possiamo rivedere quanto hanno perso, in media, nel bimestre febbraio-marzo 2020, cioè nella fase in cui i mercati finanziari hanno registrato un'improvvisa e profonda correzione per lo scoppio della pandemia di COVID-19. Nel bimestre in oggetto, le perdite medie delle 327 linee si sono attestate a -6,8%: appena sopra questo livello le linee bilanciate (-6,9%) e appena sotto le perdite medie dei comparti bilanciati obbligazionari (-6,2%). Più contenute le correzioni medie sia delle linee garantite (-5,5%) sia di quelle obbligazionarie (-5,7%). Molto più profonde, invece, le perdite medie delle linee azionarie (-10,1%).

Leo Campagna

26/5/2021

 
 

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