Fondi pensione negoziali, i vincenti di novembre lo saranno anche nel 2021?

Per i comparti dei fondi negoziali censiti dal Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali performance positive sia a novembre sia nella valutazione a 12 mesi: a brillare soprattutto le linee più esposte sui mercati azionari. Quali le prospettive di riconferma per il 2021? 

Leo Campagna

Di nuovo in territorio positivo le performance dei fondi pensione negoziali da inizio anno a fine novembre 2020. In base ai rendimenti medi dei 101 comparti censiti dal Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali, a novembre il guadagno medio si è attestato a +2,6%, riportando per l’appunto a +2,5% quello dal primo gennaio 2020 al 30 novembre scorso. Da notare che se a marzo la perdita media si era spinta a -4,0%, il rimbalzo da marzo a fine novembre è stato pari al doppio (+8,1%): un movimento che ha spinto in positivo anche il rendimento a 12 mesi. Tra la fine di novembre 2019 e la fine di novembre 2020 l’apprezzamento medio delle quote dei fondi pensione negoziali si è posizionata a quota +2,8%.

Le performance di novembre sono state guidate dall’ottimo andamento delle Borse con gli indici dei principali listini in rialzo fino a 20 punti percentuali. Ne hanno beneficiato soprattutto le linee dei fondi pensione negoziali più esposte sui mercati azionari. A fronte di un rendimento medio mensile del +2,6%, si sono distinti 15 comparti con rendimenti mensili doppi e ben cinque comparti con rendimenti superiori ai 6 punti percentuali: Fonchim Crescita (+6,1%) per i lavoratori dell’industria chimica e farmaceutica, Fondaereo Prevalentemente azionario crescita (+6,1%) per i piloti e per gli assistenti di volo, Previmoda Rubino (+6,3%) per gli addetti all’industria tessile e abbigliamento, Laborfonds Dinamica (+6,7%) per gli occupati nelle aziende del Trentino-Alto Adige e, soprattutto, Mediafond Azionario (+8,6%), la linea azionario utilizzata all’interno dei comparti del fondo pensione del gruppo Mediaset. 

Il rendimento medio dei 15 comparti top performer dello scorso novembre risulta nettamente superiore alla media dei 101 comparti: +5,9% contro il 2,6% della media di categoria; da inizio anno +4,0% contro il +2,5%; a 12 mesi +5,0% rispetto ai 2,8% dei 101 comparti; dai minimi di marzo +15,8% contro +8,1% della media di categoria.

Se le prospettive positive sul mercato azionario che la maggior parte degli asset manager ha delineato negli outlook 2021 venissero confermate, questi comparti potrebbero verosimilmente confermarsi best performer anche nei prossimi 12 mesi. C'è tuttavia un altro fattore da tenere a mente, vale a dire il fatto che si tratta di comparti che evidenziano una volatilità della quota molto superiore alla media di mercato: a marzo 2020, a fronte di una perdita media del -4,0% il loro calo medio si è attestato a -7,0%, con punte anche del -9,9% mensile. 

Leo Campagna 

15/1/2021

 
 

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