Iscritti e dinamica reddituale: la virtuosa crescita di ENPAB

Negli ultimi anni ENPAB ha registrato un costante incremento sia sotto il profilo degli iscritti sia per quanto riguarda la dinamica dei loro redditi, segnale di quanto la professione attraversi un periodo di ottima salute, anche grazie alle misure di sostegno messe in campo dell'Ente

Niccolò De Rossi

Secondo le previsioni di molti analisti il 2020 sarebbe dovuto essere un anno incerto ma tutto sommato positivo, con un probabile consolidamento della dinamica rialzista dei mercati finanziari che aveva contraddistinto l’anno precedente. L’esplosione della pandemia ha invece drammaticamente invertito la loro galoppata. Tralasciando per un momento l’attualità e le conseguenze prodotte da COVID-19 tanto sulle economie quanto sui listini borsistici, il mese di luglio offre una buona occasione per gettare un occhio sul passato e analizzare l’andamento registrato dagli investitori istituzionali italiani nel 2019

In attesa della presentazione dei dati aggregati che verranno presentati in occasione della pubblicazione del “Settimo Report sugli Investitori istituzionali italiani: iscritti, risorse e gestori per l’anno 2019” a cura del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, può essere utile passare in rassegna i risultati di bilancio degli enti previdenziali per individuare alcuni elementi virtuosi che ne contraddistinguono l’operato. Tra i tanti “casi di successo” che presentano trend positivi a tutto tondo, vale la pena approfondire il percorso che, negli ultimi anni, ha caratterizzato l’andamento dell’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza a favore dei Biologi, anche perché il bilancio appena approvato è l’ultimo prima della scadenza del mandato quinquennale. È infatti la stessa Presidente Tiziana Stallone, nella sua Relazione al bilancio 2019, a ripercorrere quanto fatto durante gli ultimi 5 anni: “Al momento dell’insediamento il Consiglio di amministrazione ha proposto una politica di sostegno della professione con l’obiettivo di assicurare le condizioni di vantaggio per il biologo, così da migliorare i redditi e di converso “arricchire” la previdenza di ciascuno dei professionisti… I dati confortano l’obiettivo e confermano l’importanza degli investimenti riservati al welfare”. Partiamo allora proprio dai dati evidenziati dalla Presidente: l’andamento delle iscrizioni dei biologi, la dinamica dei loro redditi che ne determinerà poi la consistenza della prestazione pensionistica e le misure messe in campo dall’Ente per sostenere tale dinamica positiva.

 

Iscritti, redditi e sostegno alla professione

Gli ultimi 5 anni in esame hanno mostrato come una buona gestione e una serie di iniziative messe in campo dall’ente abbiano contribuito allo sviluppo della professione e quindi inciso positivamente sul numero di iscritti alla Cassa. Come si vede nella tabella successiva, effettivamente nel periodo 2015-2019 c’è stato un incremento degli iscritti costante, tendenza che conferma quanto l’attività del biologo si stia affermando sempre di più e consolidando il suo ruolo centrale nella sfera sociale della popolazione.

Dinamica iscritti ENPAB

Fonte: dati tratti dal Bilancio consuntivo 2019 ENPAB 

Da notare come, insieme alla percentuale costantemente positiva dell’incremento degli iscritti, cresca anche il rapporto tra pensionati e gli stessi iscritti pur mantenendosi ancora sotto sotto il 10% e dunque ampiamente sostenibile. Analizzando infatti la composizione della categoria per età, si confermano anche per il 2019 due caratteristiche ben marcate: una distribuzione che presenta una consistente componente giovanile e soprattutto a prevalenza femminileLe biologhe iscritte rappresentano infatti il 74% della categoria: bene specificare che quasi il 60% ha un’età compresa tra i 30 e i 45 anni e, fatta eccezione per la classe 65 e più che vede una maggioranza al maschile, in tutte le altre fasce d’età le donne rappresentano più del 74% della componente degli iscritti.

Sebbene la crescita evidenziata e l’interesse crescente verso la professione possano essere attribuiti a diversi fattori, l’attività di sostegno alla professione e le iniziative messe in campo dall’ente hanno certamente contribuito ad accrescerne l’attrattività soprattutto tra i più giovani. Tra le tante si evidenziano quelle per il sostegno al lavoro (da citare le importantissime iniziative “progetto scuola” e “biologi in piazza”), per la formazione del professionista o ancora in generale l’attività di assistenza alla professione. Da non dimenticare infatti le prestazioni di puro welfare a sostegno della genitorialità evidentemente rilevante in una categoria professionale che occupa, come visto, una rilevante quota rosa.

La positiva esperienza di ENPAB, attribuibile per l'appunto anche a una virtuosa governance proiettata sui propri iscritti, si riflette anche nella dinamica reddituale dei biologi. In un momento in cui si fa sempre più marcata, con i numerosi dubbi che ne scaturiscono, la distanza tra finanza ed economia reale dei diversi Paesi e, nonostante le difficoltà che attraversa il mondo del lavoro, la dinamica reddituale dei biologi può essere vista come un caso positivo e che fa ben sperare per il futuro. Leggendo il bilancio 2019 dell’Ente, infatti, si scopre che nel periodo 2015-2018 la crescita annuale e costante dei redditi ha fatto registrare una media positiva di periodo di circa il 14%. In più, per la prima volta il lavoro femminile supera con il suo +17% di periodo quello maschile, che registra un +8% circa. Tale evidenza acquista ancor più valore se viene raffrontato alla crescita media riferita a tutto il mondo dei liberi professionisti: tra il 2015 e il 2018 i redditi dei liberi professionisti italiani è cresciuto mediamente del 4,8% (dati “IX Rapporto AdEPP sulla previdenza privata” a cura del Centro Studi AdEPP). 

Questo consistente incremento può essere attribuito in quota rilevante alla concretizzazione degli effetti delle iniziative di welfare proposte dall’Ente che stanno dispiegando i loro effetti dopo un primo periodo di avviamento, puntando su nuovo approccio che mira a realizzare un’assistenza attiva, un welfare non più passivo ma di sostegno alla crescita individuale e collettiva. La sfida per i prossimi anni sarà quello di colmare il divario ancora esistente tra il livello reddituale delle biologhe e dei biologi e accrescere al contempo i rispettivi volumi di affari.

In definitiva, una “maggiore visibilità della professione, centralità del biologo nella società, consapevolezza dell’importanza di una organizzazione professionalizzata, spendibilità della professionalità sono tutti gli elementi che riassumo il nostro welfare, i nostri obiettivi, il nostro programma politico”, è la strada tracciata dalla Presidente Stallone.

Ad maiora ENPAB.

Niccolò De Rossi, Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali 

15/7/2020

 
 
 

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