PIP, la correzione di novembre sarà un'occasione di acquisto?

Nonostante le incertezze legate alla possibile diffusione di nuove varianti di SARS-CoV-2, a fine novembre il rendimento medio delle unit linked collegate ai PIP censiti dal Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali si attestava al +11,7%: le linee azionarie toccano quota +19,5%, mentre le flessibili si fermano al +6,9%

Leo Campagna

La notizia della nuova variante Omicron del virus SARS-CoV-2 ha provocato forti scossoni sui mercati alla fine del mese di novembre. A causare la corsa ai beni rifugio il timore che una variante resistente al vaccino potesse provocare una sostanziale frenata della ripresa economica, che ha ripreso a correre nel corso di quest’anno . 

Le vendite sui mercati sono state consistenti in tutte le asset class di rischio ovvero azioni, convertibili, obbligazioni societarie, debito e valute emergenti. Il risultato è riflesso parzialmente anche nelle quote mensili delle unit linked collegate ai PIP censiti dal Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali: sia le unit linked azionarie che quelle bilanciate e flessibili hanno registrato performance mensili prevalentemente in territorio negativo. 

Alla fine della prossima settimana, o al più tardi fra 15 giorni, saranno resi noti dati più precisi sulla capacità di diffusione della nuova variante,  sulla sua pericolosità, sulla potenziale maggiore incidenza di ospedalizzazione e di decessi. Alla luce del fatto che i primi dati dal Sudafrica e da Israele suggeriscono che la nuova variante Omicron sia più trasmissibile della "Delta" senza che le ospedalizzazioni subiscano un rialzo altrettanto significativo, è probabile che i timori possano rivelarsi eccessivi.

Pertanto, anche in questo caso, come già a settembre, questa correzione potrebbe rivelarsi un’occasione di acquistare a prezzi più bassi. A settembre, infatti, le linee azionarie persero in media l’1,3% del loro valore: già un mese dopo, a fine ottobre, non solo avevano recuperato la perdita ma evidenziavano anche un guadagno medio dell’1,2% rispetto al valore di fine agosto. Stesso discorso per le unit linked bilanciate e flessibili che, dopo aver lasciato sul terreno lo 0,7% a settembre, mostravano un extra-rendimento del +0,6% a fine ottobre rispetto a fine agosto. 

In tutti i casi, in attesa di sapere come si concluderà il 2021, a fine novembre il rendimento medio delle unit linked collegate ai PIP si attestava al +11,7%, con le linee azionarie a quota +19,5%, quelle bilanciate al +9,5% e le flessibili ferma al +6,9%.

Leo Campagna 

16/12/21

 
 

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