Previdenza complementare, che decennio sarà?

Quale decennio attende la previdenza complementare e, in particolare, gli aderenti a un fondo pensione aperto? L'emergenza COVID-19 non crea le migliori premesse possibili, ma ecco cosa insegnano i rendimenti degli ultimi vent'anni

Leo Campagna

Le performance dei mercati finanziari degli ultimi due decenni hanno registrato andamenti piuttosto differenti, con ampie divergenze tra le principali asset class. Andamenti che, inevitabilmente, hanno fatto sentire gli effetti anche sui rendimenti dei prodotti per la previdenza complementare. Per esempio, analizzando i 319 comparti dei fondi pensione aperti censiti dal dal Comparatore dei Fondi Itinerari Previdenziali, si scopre che nel decennio che va dal 30 giugno 2000 al 30 giugno 2010 il rendimento medio complessivo si è attestato al +12,5%, mentre nel decennio successivo - dal 30 giugno 2010 al 30 giugno 2020 - il rendimento è quasi triplicato (+36,9%).

Entrando nei particolari delle differenti categorie, si scopre però che l’andamento degli ultimi 10 anni è stato trainato dalle linee azionarie e bilanciate, cioè quelle più esposte alle asset class rischiose. Nel primo decennio, i comparti a indirizzo azionario hanno accusato una perdita media del 17,3% mentre nei 10 anni successivi hanno messo a segno un rialzo medio del +62,8%. Le linee bilanciate, dal canto loro, nel primo decennio hanno guadagnato in media il 7,3%, mentre tra il 30 giugno 2010 e il 30 giugno 2020 si sono apprezzate in media del 45,1%.

Più lineare il miglioramento delle performance per i fondi pensione aperti bilanciati obbligazionari: nel primo decennio hanno evidenziato un rialzo medio del valore delle quote del 27,5% mentre nei 10 anni successivi il guadagno è cresciuto in media al +39,3%. Percorso inverso per le linee garantite e quelle a vocazione obbligazionaria. Le prime, che nel decennio dal 30 giugno 2000 al 30 giugno 2010 hanno mostrato un aumento medio del +29,6%, nel decennio successivo non sono riuscite ad apprezzarsi in media oltre il 17,2%. I comparti obbligazionari, infine, dopo un guadagno medio del +32,4% nei 10 anni 2000-2010 hanno espresso una rivalutazione media del 25,3% negli ultimi 10 anni.

Come saranno allora i prossimi 10 anni? Tenendo conto che i rendimenti obbligazionari sono ai minimi storici - e in molti segmenti di alta qualità addirittura in territorio negativo - e che le Borse non distano molto dai massimi assoluti, è probabile che i prossimi 10 anni si rivelino non particolarmente generosi dal punto di vista dei rendimenti finanziari. 

Leo Campagna 

3/8/2020

 
 

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