La ricchezza degli over 65 in Italia

Ripartire dagli over 65, da apparente ossimoro a dato di fatto: l'Osservatorio Itinerari Previdenziali sulla Silver Economy ribalta il "problema" dell'invecchiamento demografico analizzando le opportunità da cogliere. Il fulcro sta proprio nell'analisi reddituale e patrimoniale degli anziani 

Giovanni Gazzoli

Oggi circa un italiano su quattro è over 65, nel 2050 lo sarà uno su tre; oggi l’età media della popolazione è di 42 anni, nel 2050 sarà di 50; oggi per ogni giovane (under 15) ci sono 1,73 anziani, nel 2050 quasi 3. Il recente Osservatorio prodotto dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali evidenzia che l’invecchiamento della popolazione italiana è un dato di fatto, e le sue cause (bassa natalità, allungamento della speranza di vita, ecc.) sono difficilmente modificabili, quantomeno nel breve periodo. La novità, soprattutto in termini di consapevolezza generale, è che tale trend può costituire una risorsa per l’intera economia italiana.

Il punto di partenza è la situazione reddituale e patrimoniale degli over 65, migliore rispetto alle altre fasce d’età. La premessa è che la condizione economica dei Silver non solo è sopravvissuta meglio di quella degli altri alla crisi economica, ma anzi è l’unica a essersi incrementata: ciò era evidente già nel 2016, quando gli over 65 erano l’unico settore della popolazione ad aver visto crescere la ricchezza netta familiare media per caratteristiche del capofamiglia rispetto a dieci anni prima (figura 1).

Figura 1 - Ricchezza netta familiare media per caratteristiche del capofamiglia (prezzi 2016)

Figura 1 - Ricchezza netta familiare media per caratteristiche del capofamiglia (prezzi 2016)

Fonte: elaborazione Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali su dati Banca d’Italia

La stessa conclusione si potrebbe evincere analizzando il dato reddituale o l’analisi della condizione di povertà. Pertanto, avendone testata la “solidità”, lo studio prova a quantificare la disponibilità economica di questa platea. Per farlo, analizza prima i redditi, che si compongono principalmente di pensioni e prestazioni sociali, sebbene non manchi una componente di redditi da lavoro, e poi la ricchezza, sia mobiliare sia immobiliare.

 

I redditi degli over 65

Uno dei dati più interessanti raccolti dalla pubblicazione è quello fornito da Banca d’Italia relativo al reddito medio familiare per età del capofamiglia 65 anni e oltre (figura 2), che fissa in 27.178 euro lo spendibile di quella che si presume essere una coppia di senior (spesso nei nuclei familiari con capofamiglia over 65 non ci sono più di 2 persone, semmai ci sono molti nuclei composti da una sola persona). Dato coerente con quello di Eurostat, che considera un reddito netto pro capite degli over 65 per il 2018 di 17.001 euro.

Figura 2 - Reddito medio familiare per età del capofamiglia 65 anni e oltre

Figura 2 - Reddito medio familiare per età del capofamiglia 65 anni e oltre

Fonte: elaborazione Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali su dati Banca d’Italia

Pensioni e prestazioni sociali - La gran parte di questi redditi, come dicevamo, proviene dalle pensioni e dalle prestazioni sociali. Il Casellario centrale dei pensionati dice che al 31 dicembre 2018 il totale dei pensionati over 65 era di 12,7 milioni di persone, per un reddito pensionistico annuo complessivo di 246,4 miliardi di euro: una media di 19.449 euro a testa (con l’avvertenza che questi dati considerano anche i pensionati totalmente o parzialmente assistiti). Dall’analisi dello spaccato dei dati del Casellario, lo studio estrapola allora le seguenti considerazioni:

  • Il reddito pensionistico annuo complessivo degli uomini è di 135,8 miliardi di euro, circa 25 miliardi in più delle donne; ciò si traduce in un reddito medio pro capite superiore per i primi: 23.156 euro per gli uomini, 16.254 per le donne. Questo è dovuto a diversi motivi, legati soprattutto alle carriere discontinue delle donne. 
     
  • La porzione di popolazione pensionata più numerosa è quella tra i 70 e i 74 anni, che conta quasi 3 milioni di persone.
     
  • I pensionati con un maggiore reddito medio pro capite, invece, sono quelli tra 65-69 anni, con un reddito medio di 21.342 euro. 


Lavoro – Non tutti gli over 65, però, sono in pensione. Molti continuano a lavorare: nel 2019, secondo Istat, erano per la precisione 688mila, in crescita di 55mila rispetto al 2018 (figura 3). Purtroppo non si dispone di dati sulla retribuzione oraria di questi lavoratori.

Figura 3 - Occupazione di over 65 (dati in migliaia di unità)

Figura 3 - Occupazione di over 65 (dati in migliaia di unità )

Fonte: elaborazione Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali su dati Istat

 

La ricchezza degli over 65

Analizzato il reddito, lo studio passa alla ricchezza composta, come detto, da patrimonio mobiliare e patrimonio immobiliare (figura 4), che vediamo essere per gli over 65 più alto che per quasi tutte le altre fasce d’età.

Figura 4 – Patrimonio mobiliare e immobiliare medio per fasce d’età, migliaia di euro

Fonte: Indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani, 2019

Patrimonio mobiliare – Per quanto riguarda la ricchezza finanziaria, le considerazioni da fare sono le seguenti. Innanzitutto, le famiglie over 65 sono le meno indebitate: in particolare, l’indebitamento finanziario è ovviamente quasi nullo per le ragioni professionali, mentre quando presente spesso è dovuto a ragioni familiari, motivabili con il sostegno ai figli e ai nipoti, a ribadire l’importante ruolo di welfare che gli anziani giocano oggi in una società che vede i giovani in difficoltà economica. La solidità patrimoniale degli over 65 è dimostrata anche dal rapporto del debito medio sul reddito medio, al 42%, la metà della fascia 55-64, mentre quelle più giovani oscillano tra il 138% e il 196%. L’altro dato curioso è quello della quota del patrimonio finanziario attualmente liquida sui conti correnti: il 16,5% degli over 65 lascia tutto il patrimonio sul conto corrente, mentre l’9,9% lascia una parte tra il 50% e il 99%, cifre che testimoniano grandi quantità di denaro immobili nei conti correnti, e che quindi possono essere investiti generando valore.

Patrimonio immobiliare – Passando alla ricchezza immobiliare l’evidenza principale è che, se prendendo a riferimento tutta la popolazione, ogni residente ci sono 0,41 proprietari di case, isolando gli over 65 il dato sale a 0,69. Peraltro, i gruppi abitativi degli over 70 hanno il valore stimato di mercato medio più alto in assoluto, oltre 200mila euro. Purtroppo, c’è un doppio risvolto dolente: questi immobili sono spesso troppo grandi per i bisogni dei Silver, il che genera uno spreco in termini di spazio; inoltre si registra una diffusa indisponibilità a venderli, per varie motivazioni che hanno spesso una base principalmente affettiva, il che pone un freno a un impiego fruttuoso di questi patrimoni.

 

Conclusioni

In conclusione, l'Osservatorio sulla spesa pubblica e sulle entrate dedicato alla Silver Economy procede alla stima dell’impatto dei Silver sull’economia italiana. Partendo dal reddito familiare lordo di 27.178 euro, che andrebbe rivalutato in moneta 2020 risalendo al 2016, si considera un’imposta media al netto di deduzioni e detrazioni del 25%: si ottiene così un reddito netto di 20.383,5 euro; sommando i proventi netti da patrimonio mobiliare si arriva a 22.104,5, senza considerare quelli dal patrimonio immobiliare. Essendo gli over 65, nel 2019, 13.784.000 (dato Istat) e supponendo che l’intero reddito sia destinato ai consumi di ogni genere, si ipotizza che il totale dei consumi degli over 65 sia pari a 304,7 miliardi.

Secondo la metodica adottata dalla Commissione UE, lo studio Itinerari Previdenziali conclude che questi consumi generano un'occupazione di 5,642 milioni di persone e un PIL complessivo (compresi gli occupati) pari a oltre 417 miliardi.

Giovanni Gazzoli, Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali 

20/7/2020

 
 

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