L'attività di ENPAP nel 2020: sostegno alla professione e ruolo centrale per il Paese

La complessità dell'anno 2020 ha sottolineato quanto la professione dello psicologo possa essere cruciale nel garantire il benessere della società: in questo contesto difficile, come ha operato la Cassa e quali le iniziative a sostegno dei propri iscritti? 

Niccolò De Rossi

Ancora troppo spesso, nell’immaginario collettivo, l’attività dello psicologo viene vista come qualcosa cui fa ricorso solo chi presenta alcune patologie. Probabilmente COVID-19 metterà invece in luce quanto questa professione può svolgere un ruolo centrale per la società, anche e soprattutto con riferimento ai più giovani. Le ripercussioni della pandemia che tutti hanno vissuto nel 2020 non possono essere infatti relegate ai soli aspetti prettamente sanitari (intesi come ricoveri e decessi) o economici. I differenti lockdown, le restrizioni imposte, la conseguente perdita di occupazione per moltissimi cittadini hanno indubbiamente inciso anche sulla sfera psicologica degli individui. Da qui, la centralità che la professione svolge e sempre più svolgerà per l’intera comunità. Ma quali invece le attività dell’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza Psicologi (ENPAP) in favore dei sui iscritti? Partiamo dalla situazione patrimoniale e finanziaria.

L’ENPAP, a fine 2020, fa segnare un attivo patrimoniale di oltre 1,8 miliardi di euro, posizionandosi al decimo posto tra le venti Casse dei Liberi Professionisti operanti in Italia. Nonostante le difficoltà incontrate da tutti gli investitori soprattutto nel primo semestre del 2020, a conferma della solidità gestionale e finanziaria della Cassa, come si legge nel bilancio consuntivo 2020, l’Ente ha conseguito un risultato economico positivo di circa 28 milioni e un rendimento, a valori di mercato, del portafoglio complessivo pari a oltre il 4%. Dal punto di vista delle adesioni si conferma una professione con un’alta componente femminile: le nuove iscrizioni nel 2020 sono state 3.675, di cui oltre l’85% da parte di donne, che rappresentano oltre l’83% del totale degli iscritti attivi

 

L'attività della Cassa oltre COVID-19

Il sostegno che la Cassa ha offerto ai propri aderenti per sostenerli soprattutto nei primi mesi di pandemia, così come disposto dal governo con il cosiddetto “reddito di ultima istanza” (art. 44 D.L. 17 marzo 2020, n. 18), è stato certamente fondamentale come per le altre professioni, investite da lockdown e ridotta attività. L’Ente ha infatti erogato la cosiddetta “indennità COVID” – vale a dire il “reddito di ultima istanza” - in favore degli iscritti che hanno autocertificato la sussistenza dei requisiti di accesso a tale forma di sostegno, anticipando di fatto le risorse dovute per conto dello Stato. L’impegno finanziario è stato di 78 milioni di euro per l’erogazione delle indennità relative ai mesi di marzo, aprile e maggio: uno sforzo economico non indifferente ma sicuramente necessario. Senza contare che, anche in virtù della situazione emergenziale, la Cassa ha comunque incrementato nel 2020 le risorse a disposizione per le forme assistenziali in favore degli iscritti dando ulteriore impulso all’attuazione di interventi di welfare

Oltre alla “classica” indennità di maternità, che rappresenta una prestazione essenziale vista la composizione prevalentemente femminile all’interno della professione, l’ENPAP mette ad esempio a disposizione dei propri iscritti anche una copertura assicurativa per “Grandi Interventi Chirurgici e Gravi Eventi Morbosi”. Inoltre, da marzo 2020 la Cassa ha attivato, sempre attraverso EMAPI, la nuova copertura Temporanea Caso Morte (TCM), protezione per le famiglie delle iscritte e degli iscritti che garantisce agli eredi legittimi o testamentari l’erogazione di un capitale, con possibilità di incrementare volontariamente la copertura assicurativa. Un segnale chiaro di come l’attività dell’Ente non si esaurisca solo con il pagamento delle prestazioni previdenziali, ma tenda sempre più verso un modello di welfare e sostegno del professionista a 360 gradi.

Proprio in quest'ottica, l’ENPAP è da sempre impegnato in progetti volti allo sviluppo e al sostegno della professione. Nel quadro più generale degli interventi promossi con questa finalità vengono dunque patrocinate numerose iniziative su argomenti scientifico-professionali e per la promozione della cultura della psicologia e della figura dello psicologo. Non solo, soprattutto attraverso le differenti piattaforme online e social, ormai ampiamente utilizzate vista l’impossibilità di svolgere meeting di persona, sono stati promossi nel 2020 vari momenti di incontro tra gli iscritti per diffondere informazioni sull'attività della Cassa: insomma, in un mondo che muta rapidamente e dove la tecnologia ha dimostrato di giocare un ruolo fondamentale anche nella comunicazione a distanza, l’ENPAP sembra aver intercettato e imparato a sfruttare anche questo nuovo trend mettendolo a disposizione degli psicologi. 

Ultimo ma non per importanza, nel corso del 2020 ENPAP ha organizzato la quarta edizione del corso "Psicologo & Impresa: dall'idea di business alla creazione di impresa", che ha lo scopo di fornire conoscenze e strumenti attraverso cui approcciare in modo più consapevole, efficace e organizzato la sfida del libero professionismo. L'ulteriore prova di una Cassa che vuole essere una presenza costante nella vita lavorativa dei propri iscritti, che non solo dispongono di un ente previdenziale e assistenziale ma anche e soprattutto di un autentico pilastro a supporto della professione.

Niccolò De Rossi, Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali

9/8/2021

 
 

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