Lavoro accessorio: un riepilogo
Con il termine lavoro accessorio si indica una particolare modalità di prestazione lavorativa la cui finalità è quella di regolamentare le prestazioni occasionali (o 'accessorie'), ...
Con il termine lavoro accessorio si indica una particolare modalità di prestazione lavorativa la cui finalità è quella di regolamentare le prestazioni occasionali (o 'accessorie'), non riconducibili a contratti di lavoro perché svolte in modo saltuario e discontinuo, e di garantire le tutele minime previdenziali e assicurative.
Il pagamento avviene attraverso 'buoni lavoro' (voucher) del valore di 10 Euro nominali, che comprendono sia la retribuzione sia la contribuzione previdenziale e assicurativa. Il valore corrisponde a unora di lavoro, salvo che per il settore agricolo, dove si considera il contratto di riferimento. Il valore netto per il lavoratore è di 7,50 Euro. Da sottolineare anche che chi intendesse svolgere un'attività di questo tipo, non può ricevere compensi superiori a 5050 Euro netti l'anno, e non può percepire più di 2050 Euro netti da ogni singolo datore di lavoro (esclusi agricoltura e settore pubblico).
Di seguito un'utile tabella riepilogativa delle prestazioni occasionali di tipo accessorio di cui al D.Lgs 10/9/2003, n. 276 come modificato dalla L. 28/6/2012 n. 92.